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martedì 23 luglio 2013

Il blog cambia pelle (ma continua a rompere le palle)...


  Dopo più di due anni e mezzo di gloriosa (?) attività, dopo più di 900 (!) articoli su tutto lo scibile senesota e non solo, questo blog dal 25 luglio (data storicamente stimolante, per chi sappia di Storia...) cambierà pelle. Senza assolutamente smettere di rompere le palline, anzi...
Un restyling grafico, è davvero necessario, e quindi ci sarà, sperando sia di gradimento ai lettori (anche se sono i contenuti che contano, questo sia ben chiaro a tutti); ci sarà un collegamento con i social network (Twitter, Facebook, Google plus); nonché un form (il mio tecnico mi dice si chiami così...) di ricerca per le parole chiave. Se all'inizio ci saranno dei problemi tecnici (tennici?), mi scuserete, cercando di capire la novità del momento.

  Nella scelta dei link indicati, oltre ai blog diciamo affini (a partire dal Santo, quando tornerà dalle vacanze), ho indicato perfino Elio Fanali, nonostante sia quasi sempre in disaccordo con ciò che scrive, in nome della voltairiana tolleranza delle idee altrui (quello del Bisi, non l'ho indicato: dopo l'ultima uscita su David Rossi, mi sono davvero stancato di fare lo sportivone. Faccio come fa lui...); inserito anche Sunto del buon Sergio Profeti (pur non essendo Sunto un blog in senso stretto), visto che da qualche tempo non si occupa solo di Palio. Se Il Gavinone (fermo da circa due mesi) riprenderà il lavoro, lo inserirò volentieri in seguito.

  Last but not least, dopo avere lavorato dal novembre del 2010 del tutto a gratisse, a questo punto l'eretico apre alla pubblicità (ci dovrebbe pensare Google, boh) e soprattutto alle piccole, micro-donazioni: il famoso crowdfunding che Obama lanciò nel 2008. Chi vorrà, non avrà difficoltà a versare un micro-obolo a favore della libera informazione ereticale (vista la gente strapagata in città per non fare una benemerita..., mi è sembrato più che giusto così).

  Argomenti, ce ne sono anche troppi: l'ex banca senese (lo dice anche Viola, che ormai sia ex: noi lo scrivevamo da un po'), con qualche vicenda (forse anche più di qualche) ancora da chiarire e da puntualizzare; la politica senesota, con - fra le altre cose - una carrellata dei principali esponenti della nouvelle vague valentiniana; la Sanità, pozzo senza fine del malaffare locale (meno male sono onesti in Abruzzo...), con tante altre carriere al neutrino e lo scandalo della nefrologia ancora da approfondire; maggiore spazio alla Provincia, soprattutto (ma non solo) la Val d'Elsa, terra di cattiva politica senza alcuna forma di autentica opposizione (peggio che a Siena, il che è tutto dire). Infine, tra le altre cosette (tipo il "mercoledì putiniano", dalla settimana prossima, ovvero la ripresa della rubrica estiva sulle "vacanze senesi", con altri pezzi stimolanti), i due restanti pallini ereticali: Minucci Ferdinando (che ora ha il coraggio di piangere miseria: attivi una paypal anche lui, no?) ed il grande, ineguagliabile monsignor Acampa Giuseppe (cui dedicheremo un "agosto acampiano", direttamente rivolto al Vaticano...).
 Senza dimenticare che, passata l'estate e finite le salsicciate in Fortezza (anche di quelle ci occuperemo, tranquilli), finalmente, con l'autunno, arriva la ciccia per i palati più fini: i Processi, i primi, alla Casta senese. Questo blog cercherà di seguirli al meglio delle proprie possibilità. Contateci.   

Ps Oltre a tutto questo (e a tanto, tanto altro), in piena continuità con l'oggi, continueremo a pungolare senza pietà il Torquemada postdemocristico PPF; fino a che, non fosse altro che per sfinimento psicofisico, non sarà costretto a rivelare nomi e cognomi degli "orgiastici" e dei "pervertiti"...

lunedì 22 luglio 2013

Siena: hanno comandato i "pervertiti"?

 

 
   Durante l'Assemblea degli azionisti Mps, la scorsa settimana, ha preso la parola, as usual, Pier Paolo Fiorenzani, in qualità di piccolo azionista. Democristiano dai tempi di Sturzo o giù di lì, dopo avere attraversato tutto l'arcipelago di sigle post-democristiche, dopo essere stato in Consiglio provinciale e comunale (Consigliere ed Assessore nella Giunta Cenni, peggior Sindaco dal dopoguerra), il buon PPF si è lasciato andare ad una affermazione di gravità inaudita, opportunamente messa in evidenza dagli Illuminati nel loro penultimo pezzo.
Premesso che il Torquemada postdemocristico, Mussari imperante, non ce lo ricordavamo affatto così critico verso la Casta senesota; ripremesso che, sia in pubblico che in privato, PPF ha sempre criticato i libri dello scrivente, giudicandoli in vari, coloriti modi, azzardiamo oggi questa interpretazione psicologica.
 I post democristi si dividono in due grandi categorie: i tessitori ed i malati di protagonismo (Andreotti, come sempre, stava nel mezzo). C'è - per fare un esempio - il tessitore De Mita, e c'era l'onnipresente e logorroico presenzialista Francesco Cossiga. A Siena, abbiamo il tessitore per eccellenza (Alberto Monaci), e poi questi alla Fiorenzani (ed alla Gabriellone) che pur di attirare l'attenzione o di tagliare un nastro (con rinfrescone annesso) le farebbero nere.

 Veniamo al fatto: cosa ha detto PPF, in un luogo che più pubblico non si potrebbe? Sentiamolo, ne vale la pena:
"Non vi dimenticate che in questi ultimi anni GLI ORGIASTICI ed i PERVERTITI hanno gestito la città".

 Il problema che si pone, a questo punto, caro PPF, è semplicemente il seguente: chi sono questi "orgiastici", chi sono questi "pervertiti"? Non si può lanciare il sasso e ritirare la mano: a maggior ragione dopo avere condiviso con questi signori ("che hanno gestito la città") successi elettorali (con relative bicchierate), cene o pranzi (fino a prova contraria), campagne elettorali et alia. PPF era candidato alle Comunali del 2011, indovinate per quale partito: era consapevole di essere un candidato, di peso e di esperienza, di un partito pieno, a suo dire, di "orgiastici" e di "pervertiti"? Ed ancora: dato che PPF non fa nomi ma parla chiaramente di esponenti, direttamente od indirettamente, legati al Pd, il partito non ha niente da dire, a tal proposito? Si fa finta di niente, come ai buoni vecchi tempi?
 Do un consiglio al Pd senesota: dite qualcosa su PPF, perché in questi casi è sempre meglio circoscrivere il danno fin quando è possibile farlo. Poi non c'è spazio per i lamenti post eventum. Guardate a cosa siamo ridotti: mi tocca dare consigli al Pd...
 Paolo Guzzanti, anni fa, coniò il neologismo "mignottocrazia", indovinate riferito a chi. Dopo le dichiarazioni di PPF dell'altro giorno, si può dunque parlare della Siena castista come "ORGIACRAZIA"?
 Sia ben felice, PPF: non passerà alla storia municipalistica per le quattro fontanelle che ha fatto mettere (a spese dei cittadini, peraltro); sarà piuttosto eternato per questa sua frase. Che questo blog promette di fare di tutto per diffondere Urbi et orbi, da oggi in avanti. Grande PPF: hai detto tu, pubblicamente, ciò che noi ci eravamo sempre astenuti dallo scrivere. Grazie, di cuore.

  Non solo si è svegliato piuttosto tardi dal letargo, il nostro PPF: l'ha fatta proprio grossa, una volta repente ridestatosi.
  Vediamo a questo giro il Torquemada post democristico come se la cava. Fino a che non vorrà chiarire meglio le sue accuse (generiche quanto infamanti), noi da queste colonne lo incalzeremo, fino alla nausea. Presumendo che la sua attività di polemista (sic) mai gli sia valsa alcuna querela, noi che ne siamo pieni gli consigliamo di andarci piano. Nisi caste, tamen caute. Tanti auguroni, PPF...

Ps Visto che è stato lui a fare entrare questi termini nell'agone politico senesota (sfido a dimostrare il contrario), e che è così ben informato al riguardo, ci può chiarire questo, PPF: si riferiva solo alla banca ed alla politica, o si poteva arrivare anche ad altri ambiti?

sabato 20 luglio 2013

Te la do io la Russia (ed anche il 4%)

 
     Questi 10 giorni di assenza ereticale sono andati come dovevano andare, a Sienina: la Maginot del 4% è andata a farsi benedire (ci torneremo, ma una domanda sorge spontanea: perché quelli che per anni sono stati a difesa del 51% della Fondazione perinde ac cadaver, sono quasi tutti gli stessi che hanno voluto affrancarsi dal 4%?); un collega (in pensione) ha preso per il naso il Sindaco Rodolfo Valentini (e molto bene ha fatto il Sindaco a buttare acqua sul fuoco, visto che, lancia in resta, c'erano quelli del Partito dell'Amore senesota pronti a gettare benzina sul fuoco sull'evento, agitando lo spettro del solito "clima velenoso" e baggianate simili); poi, a sciupare il compleanno di Mussàri Giuseppe (oggi chi glieli avrà fatti gli auguri, fra i servi che, ogni anno il 20 luglio, si prodigavano in tal senso?), arriva la nuova inchiesta per - secondo la Procura - avere evaso qualche milioncino di euro: tegola che riguarda anche altri 10 montepaschini di peso, compreso fra gli altri il professor Fabrizi.
 Questa mi sembra la sintesi dei giorni di eretical assenza. Se mi è sfuggito qualcosa di importante, i lettori me lo faranno notare, come sempre.

   Quanto alla Russia, ci sono talmente tante cose da dire, che confesso di non sapere da dove iniziare. Visto che la scuolina è chiusa, diciamo che quest'estate il mercoledì raccoglieremo riflessioni ereticali sulla Russia putiniana (visto il blogger Navalny?).
 Certo è che, in attesa dei mercoledì putiniani, una cosa va subito detta, prima di analizzare i meccanismi del potere dell'ex spia sovietica e le sue ripercussioni sulla magmatica società russa: i turisti-visitatori non sono ben accetti.
 In nessun luogo ove l'eretico si sia mai trovato da visitatore, tale e tanto è stato (con, ovviamente, le dovute eccezioni) il disprezzo verso lo straniero.
 Già il cirillico, in quanto tale, è una straordinaria barriera cultural-linguistica (nella Metro, staliniana, di Mosca, NON c'è mezza parola in inglese; a San Pietroburgo, almeno, sì...), accompagnato dalla prevista inabilità generalizzata allo spoken english.
 Il fatto è che il moscovita o il pietroburghese medio danno l'impressione - se va bene - di sopportarti: provate ad entrare in un supermercato, per credere (a proposito: in tutte le casse si vendono le sigarette, a prezzo molto più basso che da noi, e nei locali pubblici gli spazi per il fumo ci sono, eccome). I custodi di musei o siti di rilevanza culturale sono spesso inflessibili, e dotati di una rudezza di modi che sfocia spesso nella arroganza, rectius tracotanza.
 Che dire dei controlli agli aeroporti? La sicurezza avanti a tutto, ma che un volo composto in larga parte di italiani attempati venga perquisito come se fosse, invece del San Pietroburgo-Verona, il San Pietroburgo-Grozny, onestamente ce ne passa...
 Per l'ottuso burocrate con la forma mentis ferma alla III Internazionale, il pensionato con lo zainetto colmo di balalaike o di matrioske (spesso made in China, sic) è equiparabile al baldo giovane con barba caucasica da guerrigliero binladeniano, evidentemente.
 Il povero eretico, fatti 46 minuti di bolscevica fila per entrare nel cupissimo mausoleo di Lenin sulla Piazza rossa, per essersi attardato mezzo secondo in più del consentito a scrutare la mummia con il pizzo, è stato redarguito a marziali gesti nonché a mali parole (ovviamente mai sapremo con esattezza quali) da un militare di picchetto. Ma si può (e soprattutto: si deve)?
  Dalle dispute teoriche fra ortodossia ed eterodossia marxista-leninista, si è passati al derby Coca cola-Pepsi. Prima a Leningrado Vladimir Ulianovich arringava la folla bolscevica, oggi c'è l'empolese Luciano Spalletti che fa la formazione dello Zenit degli oligarchi di Gazprom.   Ed intanto, Vladimir Putin gode. Cercheremo di capire come...

Ps Il nipote del Premio Frajese Gianni Letta, cooptato da Giorgio Napolitano alla Presidenza del Consiglio, ha ieri solennemente detto, nell'aula senatoriale, durante lo scottante caso Ablyazov:
"Non scambiate la mia educazione per debolezza, non mi sottovalutate".
Vladimir Putin, una cosa così non l'avrebbe mai detta. Non ne avrebbe avuto alcun bisogno.

giovedì 11 luglio 2013

La tegamata senese, e quella moscovita...


  A questo giro, l'eretico abbandona la città in un momento importante, per quanto ormai non più decisivo: domani Consiglio comunale sulla Fondazione, il 18 l'Assemblea della banca Mps. Lo schema-Profumo è sempre più chiaro: banca iperridimensionata su base interregionale (e Renzi tutto contento), con vendita del resto a chi vuole Arrogance. Prendi, e porta a casa. La Cras, intanto, mette casa in Piazza del Campo: proprio lì, dov'era il Monte dei pascoli.
 Il tutto condito dal baratro della Robur calcio, nonché dall'attesa per gli esiti dell'inchiesta della Procura della Repubblica su Minucci Ferdinando. E continuano le polemiche sulla vicenda di David Rossi (consiglio il pezzo del Superavvocato sul Cittadino, al proposito).
Ci sarà domani la rottura fra i monaciani (albertiani) e Valentini, o la cosa sarà solo rimandata? Massima tensione politica assicurata, comunque. Avevamo detto e scritto - in questo caso, in buonissima compagnia - che la strada di Bruno Rodolfo Valentini era in salita (Giuggiolo's style), e se ne vedono immantinente gli effetti.

   Lo scrivente, da par suo, abbandona la città del Buon Governo (l'affresco lorenzettiano) alla volta della Russia putiniana, approdando a Mosca: da una città corrotta fino alle interiora, ad una più corrotta ancora (e parecchio più violenta!). Da un'oligarchia corrotta ed incapace, ad una corrottissima ma, almeno, capace di creare ex novo una classe media (mentre qui la classe media è proprio quella che più soffre e soffrirà le demenziali scelte del Pd locale: ovviamente dopo averlo rivotato, si capisce).
Anche lì, a Mosca, un'informazione drogata, schiava del Potere: proprio nei giorni in cui l'eretico sarà "russo", dovrebbe arrivare la sentenza (che sarà di certo di condanna) per l'avvocato-blogger Alexsey Navalnyj (eretico più De Mossi insieme?), per il quale la Pubblica accusa non si è vergognata di chiedere 6 anni di galera (e non a Santo Spirito...). Di fronte all'avvocato-blogger, si trova un Giudice famoso per aumentare, di solito, le richieste di pena formulate dall'accusa: si prevedono 7 anni, se non peggio. L'accusa è quella di avere lucrato su una certa quantità di legname. Non commentiamo oltre, per adesso.

   Di questa esperienza russa, ovviamente nel blog si scriverà, o in presa diretta o al momento del rientro (il 22 luglio).
L'eretico sarà anche a San Pietroburgo, la vecchia Leningrado per gli omini degli orti. Solo i più attenti conoscitori della storia russa, però, sanno perché, per un certo periodo (e per un motivo molto serio), si sia chiamata anche San Pietroburgo. Chi vuole fare bella figura, scriva pure...
 Dopo il rientro, dunque, ci sarà molto, moltissimo da scrivere: sulla Russia e su Sienina.
A questo proposito, c'è robina da sorseggiare con grande piacere. Come si fa con la vodka, per capirsi...

Ps I pezzi sulla Russia (ironici e seri, impegnativi e distensivi ad un tempo) sono ancora in cerca di titolo. Per ora, il più gettonato (in attesa di consigli) è "Te la do io la Russia!"...

mercoledì 10 luglio 2013

Non ci resta che l'ospedale...

  
   L'unico tema che ci dà ancora qualche (residuale) forma di gratificazione ormai è la Sanità senesota: l'Asl 7 e le vecchie Scotte. Nel senso che per tutto il resto (Mps, politica, ruberie varie, impresentabile umanità...) più che si scrive e si documenta, più che cambia poco o punto, salvo qualche lodevole eccezione.

 Sulla Sanità, invece, qualcosa si muove: è partita l'inchiesta sul rosso-shocking dell'Asl 7 (da tempo patrocinata, in modo documentale, dal blog), la vicenda dello scandalo della Nefrologia, dopo i due pezzi ereticali, approderà a breve in Consiglio regionale ( ne riparleremo con ulteriori novità), e via dicendo.   
 Visto che dopo le vacanze ereticali (dal 12 al 22 luglio) il blog apporterà dei cambiamenti - grafici e in parte di sostanza -, diciamo subito che sulla Sanità non solo non si lascia, ma in qualche modo si raddoppia: alla parte della denuncia (con alcune superchicche in arrivo!), vorremmo aggiungere le note liete, positive che provengono dal comparto sanitario.
 In modo, come e più che nel passato, di essere di pungolo, di stimolo per i vertici aziendali: che dovrebbero comprendere come il chiudersi a riccio non serva a nessuno, agli utenti-pazienti come, in buona sostanza, a loro stessi. Lo capiranno?

 A partire proprio da questo pezzo, per esempio, uno stretto collaboratore ereticale scriverà sulla sua difficile esperienza di medico impegnato in politica che diventa, all'improvviso, paziente, e non per una banale influenzina di stagione. Pernottando per più notti, suo malgrado, all'hotel Le Scotte...

 I problemi su cui ci soffermeremo, oltre alle "carriere al neutrino" ed a ciò che già conoscete, saranno soprattutto i seguenti:

1) l'accoglienza dei pazienti (pallino del Direttore Tosi, fra l'altro);

2)la congruità degli spazi ospedalieri, a partire da quelli per i degenti, ma non solo;

3) i servizi per gli utenti (a partire dai bagni);

4) la mobilità interna (nefrologia c'entra sempre, no?);

5)le aggregazioni, più o meno funzionali, dei vari reparti;

6) la dislocazione del personale infermieristico, in rapporto agli effettivi volumi di lavoro svolto, nell'intento di cercare di scrostare le rendite di posizione, non più tollerabili in tempi di spending review;

7) gran finale, omnicomprensivo: la trasparenza delle scelte dirigenziali. Oggi più che mai, le scelte di politica sanitaria devono abbandonare la logica delle segrete stanze, dei conciliaboli fra pochi sodali.

 Parleremo, scriveremo dunque di questi aspetti, reparto per reparto: ed ogni lettore - meglio se non in modo anonimo, comunque in maniera documentata - potrà diventare, se lo vorrà, una sorta di trip advisor delle Scotte.
Si fa per gli alberghi più o meno di lusso, per le zone più o meno esotiche: non si può fare per un ospedale?