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mercoledì 13 aprile 2011

Una stimolante intercettazione su Mussari Giuseppe...

  In quello che è lo "stagno" del capitalismo italiota (Ferruccio De Bortoli, Direttore del Corrsera, dixit), qualcosa di interessante sta accadendo. Nessuno va in galera, purtroppo: non siamo mica come quei giustizialisti statunitensi, che hanno ancora la pena di morte (sbagliata: ma un pochina di galera, potrebbe servire...)? Intanto però Cèsare Geronzi (il sosia del nostro Senio Sensi!) ha salutato la presidenza di Generali: non cambierà tutto, certo, nel suddetto stagno. Però fino ad una settimana fa c'era, e oggi no. Da ricordare che il banchiere-assicuratore dei Castelli laziali, era stato grande ed influentissimo sponsor di Mussari all'Abi. Oltre che di Silvio Berlusconi. Così, tanto per dire.
La Banca etica di Siena, poi, ha deciso per il maxi aumento di capitale, ostinatamente negato da Mussari in persona fino a due mesetti fa, in modo chiaro, deciso, inequivocabile. Ad altre latitudini, solo per una cosa così si verrebbe messi in discussione (figuriamoci per le altre!): qui, non inizia neanche la discussione. C'è già da parlare della trasfertona spagnola per il Mensanone, perchè perdere tempo in queste bagatelle? Poi c'è da difendersi contro il complotto mediatico sul Palio a favore dello zibibbo: su quello, si fanno le barricate, e si lotta all'ultimo sangue. Morte alla Brambilla, morte al Tg1 (rispetto a Canale tre, da Premio Pulitzer: che tristezza)! E poi, che sarà mai questo aumento di capitale...lo fanno anche gli altri istituti di credito, no? Giusto, ma Intesa e Unicredit non risulta abbiano fatto incetta di Tremonti-bond...

All'eretico, a questo punto, è tornata in mente un'intercettazione che gli era capitato di leggere tempo fa, e che aveva inserito in un ripostiglio dell'ippocampo (parte del nostro cervellino, fondamentale per la memorizzazione, ricordo al futuro Sindaco Ceccuzzi). In questa chiacchierata telefonica, si parla di Mussari.
Da una parte c'è tale Anna Molinotti (Presidente del Galaxy fund, ormai ben noto ai tanti lettori del blog); dall'altra Massimo Varazzani, allora Ad di Cassa depositi e prestiti, ora tornata in auge in chiave antifrancese. Siamo al 23 marzo 2010, un anno fa dunque. Mussari non è ancora Presidente dell'Abi, perchè lo diventerà a luglio pieno.
La Molinotti dice di vederlo male, anzi malissimo; Varazzani, da par suo, le risponde:
"Anche lui è messo malissimo...lo cacciano da lì e lo mandano all'Abi, capito? è tutta una roba, è tutta una sistemazione del potere bancario finanziario, che tutto passa per degli assi...va bè, lasciamo perdere".
Solo a Siena, insomma, pensano che Lui sia diventato Presidente dell'Abi per le sue qualità di banchiere, piuttosto che per un'operazione "di sistema" alla Geronzi-Caltagirone. Così come solo a Siena si arriva a descrivere un cospicuo aumento di capitale (dopo i Tremonti bond) all'insegna del "così fan tutti", quasi fosse un punto di forza della banca. Ma il cielo è seempre più bluuu...
Raffaele Ascheri

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