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domenica 30 dicembre 2012

Minucci e la Gdf: c'è un precedente (più una causa persa) (I)


   Non c'è domenica o festa che tenga, in questo scoppiettante fine 2012: l'eretico sforna pezzi su pezzi (anticipando, però, che dal 2 al 6 gennaio il blog si concederà un meritato riposo).

 Questo dicembre 2012 ha portato all'avvio di una inchiesta (penale, dopo quella sportiva) nei confronti del dottor Ferdinando Minucci, dominus assoluto - e non da oggi - della Mps basket.
Lui stesso, nella conferenza stampa di fine anno davanti ai giornalisti amici, ha detto qualcosina, guardandosi però bene dall'entrare nel merito, visto che gli era stato appena perquisito il villone (una conferenza stampa ad hoc avrà il decoro di farla ad anno nuovo, oppure zitto e mosca?); gli è però sfuggito che, in passato, la Guardia di finanza aveva già attenzionato la società mensanina: la stampa minucciana a prescindere, però, NON aveva mai pubblicato niente. Nessuno deve mai sapere niente del dark side della società. Qui si entra in un altro campo minato, quantomai sgradevole: quasi tutti i "giornalisti" che di Minucci scrivono a Siena, hanno rapporti, diretti o indiretti, con la società. Conflitto di interesse? Beh, lo vedrebbe anche un cieco dalla nascita.
 Il caso di specie concerne l'attività della società senese, in particolare il modus operandi nel momento di pagare gli stipendi ai giocatori (domani diremo a quale giocatore in particolare, nonchè l'entità della supermulta mensanina).
 Ora, il problema da porre è questo: una banca che tira avanti con i denari dei cittadini-contribuenti, può permettersi di pagare in modo non corretto un suo giocatore? Domanda retorica, direi.
Allora cerchiamo di essere più chiari: se un Presidente ha commesso un illecito così marchiano (e l'ha commesso!), non c'è nessuno che gli possa dire che, per il bene appunto della società stessa, sarebbe bene farsi da parte? Visto che il Presidente Mps ha anch'egli i suoi problemini con il fisco (caso Brontos, come si sa), magari potrebbe essere il buon Fabrizio Viola ad occuparsi del caso. Perchè no?

 A proposito infine del dottor Ferdinando Minucci, una chicchina finale: in attesa di marzo, quando vedremo se in Tribunale dovranno sfilare, come testi, gli arbitri ed il superdesignatore Colucci per dire la loro, c'è da scrivere di un'altra notizia giudiziaria concernente Minucci.
Un famoso giornalista di basket, e non solo, aveva conosciuto il "privilegio" di una causa intentatagli dal dominus mensanino.
Il Giudice Alessandra Verzillo del Tribunale di Siena ha dato torto (e parecchio di brutto!) al dottor Minucci, in data 14 novembre 2012; Minucci, come sempre, si sentiva diffamato perchè un giornalista aveva semplicemente esercitato il suo sacrosanto dovere di critica (come i suoi scherani non osano fare).
 Morale della "favola", Minucci ha torto, e deve sobbarcarsi le spese processuali (22.500 euro solo per gli avvocati del giornalista uscito vincitore).
 Curiosità di fine anno: il conto, lo salda di certo il dottor Ferdinando Minucci. Con i soldi di chi? 

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